Il CBD può aiutare a combattere l'Insonnia ?

Scopriamo insieme come il CBD può aiutare a riposare bene 

Ci sono periodi in cui chiudere un occhio è come tentare di abbassare una pesante saracinesca. Ti giri di lato, ora a sinistra e ora a destra, ora supino e ora a pancia in giù, provare a dormire è un’impresa titanica. Vuoi per il caldo, vuoi per ansia e stress. A volte è dovuto pure ad alterazioni del sonno da Disturbo Affettivo Stagionale. Altre volte è riconducibile a un disturbo. L’insonnia è la capacità o la difficoltà ad addormentarsi. Si divide in occasionale, transitoria e cronica.

Presupponendo che tu possa soffrire di una forma cronica o transitoria, una domanda posta da alcuni sofferenti di insonnia è la seguente: il cannabinoide della cannabis light può combattere l’insonnia e regolare il ritmo sonno-veglia?

Cannabis e insonnia sono state studiate da più di quaranta anni, con risultati modestamente convincenti. Cerchiamo di fare luce su un argomento dalla risposta poco facile.

Come il CBD agevola il sonno

Siamo in molti ad usare la cannabis light come distensivo o antinfiammatorio. Rimane da capire se la capacità distensiva del cannabinoide influenzi le attività dell’ipotalamo, parte del cervello responsabile di molteplici funzioni fisiologiche, tra cui la temperatura corporea e il ciclo sonno-veglia.

Per prima cosa è bene evidenziare che il cannabinoide è un elemento non psicoattivo, con concentrazioni non superiori allo 0,2%, al contrario del THC (0,6%). Il CBD può essere considerato una manna dal cielo se soffri di insonnia? E ci sono quantitativi da rispettare? Il CBD è un metabolita presente nella cannabis medica, diciamo innanzitutto.

Il CBD regola certi meccanismi, come il sistema endocannabinoide presente nel nostro corpo. Cosa sono gli endocannabinoidi? Sono molecole che registrano le variazioni delle condizioni esterne e attivano i recettori, per trasmettere dei segnali alle cellule, così da permettere loro di innescare una risposta.

In pratica i recettori del sistema endocannabinoide umano reagiscono e vengono stimolati dalla presenza di CBD e amplificano alcune loro funzioni, ciò fa sì che questi recettori stimolino ad esempio la produzione di sostanze antinfiammatorie e rilassanti. 

Il CBD infatti ha la capacità di modulare un recettore, la serotonina 5-HT. La serotonina è un neurotrasmettitore che rilassa e ci mette buon umore. A rigor di logica il cannabinoide agevola il sonno perché promuove un rilassamento del sistema nervoso centrale e periferico.

Cosa dice uno studio

Secondo uno studio del 2017, la marijuana fumata infiacchisce le performance e i disturbi dell'umore durante un turno di notte simulato. Un estratto delle conclusioni:

"La marijuana ha attenuato alcune prestazioni, umore e interruzioni del sonno: i partecipanti si sono comportati meglio nei compiti di vigilanza, hanno riferito di essere meno infelici e stanchi e di dormire un numero maggiore di minuti. Questi dati dimostrano che improvvisi cambi di turno producono  deficit di prestazioni, umore e sonno durante il lavoro notturno e che la marijuana fumata, contenente concentrazioni di Δ9-THC da basse a moderate, può compensare alcuni di questi effetti in fumatori assidui di marijuana".

Inoltre tanti pazienti consumano cannabis miscelata con melatonina per trovare la giusta ricetta per il sonno. Il CBD risulta utile per cercare almeno di mantenere il giusto ritmo sonno-veglia. Certo viene difficile paragonarlo ad un sedativo ma può dimostrarsi un utile alleato soprattutto nei casi di insonnia cronica o transitoria.

La cannabis non sarà forse il nostro dolce Morfeo ma siamo certi che le nuove ricerche  sulla cannabis e le sue proprietà terapeutiche ci mostreranno a breve altro materiale interessante  da studiare.

Per sapere se il THC aiuta a combattere il sonno, in aggiunta alle differenze tra CBD e THC, clicca qui.