CBD: un rimedio contro il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)

CBD aiuta a migliorare la concentrazione, scopriamo come

Ormai i benefici del CBD sulla salute fisica e mentale sono evidenziati da centinaia di studi, nonché da migliaia di pazienti innamorati della cannabis light. Rappresenta una soluzione naturale, priva di importanti effetti collaterali. Tra l’altro non causa dipendenza, al contrario dei farmaci più diffusi nel mercato. Sappiamo che il CBD viene usato per contrastare l’epilessia, i dolori cronici, l’ansia e persino la depressione, ma nel caso di un deficit di attenzione/iperattività?

Noto comunemente con l’acronimo ADHD, si tratta di una condizione neurologica che si manifesta con difficoltà nell'attenzione, nell'organizzazione delle attività e nella regolazione dell'impulso motorio.

Continua a leggere l’articolo per capire se il CBD può rivelarsi un ottimo rimedio contro questa condizione.

1 – Cos’è l’ADHD

Le persone con ADHD possono avere difficoltà nel concentrarsi su compiti che richiedono uno sforzo mentale prolungato, possono distrarsi facilmente, perdere oggetti o dimenticare gli impegni. Inoltre, possono essere iperattivi o impulsivi, agitarsi o muoversi continuamente anche quando non è appropriato farlo, parlare troppo, oppure interrompere gli altri. Insomma, il comportamento non segue esattamente una traiettoria lineare, possiamo vederla così.

Per fare un paragone tra un soggetto con ADHD e uno senza la condizione, possiamo considerare una situazione in cui entrambi debbano svolgere lo stesso compito, ad esempio leggere un libro. Il soggetto normale potrebbe leggere il libro per ore, concentrarsi sui dettagli, comprendere le parole e le frasi e ricordare la storia per un lungo periodo di tempo. Invece, il soggetto con ADHD potrebbe faticare a concentrarsi, avere difficoltà a seguire la trama e dimenticare ciò che ha appena letto. Potrebbe anche essere tentato di fare altro, come camminare in giro, guardare la TV o controllare il telefono.

È importante sottolineare che l'ADHD non significa che una persona sia meno intelligente  di una persona senza ADHD. La condizione può solo rendere più difficile per la persona svolgere alcune attività, ma con l'adeguato supporto e trattamento, molte persone con ADHD possono imparare a gestire i sintomi e raggiungere il loro pieno potenziale.

E appunto, viene naturale chiedersi quanto supporto possa dare il cannabidiolo a chi soffre di un deficit dell’attenzione. Scopriamolo.

2 – Come il CBD agisce sui disturbi dell’attenzione

Un'ipotesi su come il CBD potrebbe agire sull'ADHD è quella che suggerisce che il composto possa aumentare i livelli di dopamina nel cervello. La dopamina è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella regolazione dell'attenzione, della motivazione e della memoria di lavoro. Le persone con ADHD spesso presentano bassi livelli di dopamina e questo potrebbe contribuire ai loro sintomi.

Un'indagine ha esaminato l'effetto dei cannabinoidi su diversi sottotipi di disturbo dell'attenzione. La ricerca ha coinvolto un campione di dimensioni significative e ha scoperto che i cannabinoidi possono essere particolarmente efficaci nel trattamento dell'ADHD con spiccate tendenze all'iperattività e all'impulsività. Un'altra ricerca ha dimostrato che il CBD può essere molto efficace nel contrastare l'ansia e il disturbo post-traumatico da stress, e può essere un'arma utile nel gestire e contenere molti dei sintomi dell'ADHD, che spesso diventano cronici anche a causa di una mancata gestione emotiva.

3 – È possibile alleviare i sintomi dell'ADHD con il CBD?

Sì, il CBD può aiutare a alleviare alcuni dei sintomi principali del disturbo da deficit dell'attenzione. Grazie alle sue proprietà ansiolitiche, il cannabidiolo contribuisce a ridurre i livelli di iperattività, favorendo un rilassamento mentale e fisico che può giovare a chi soffre di ADHD. Inoltre, può aumentare la concentrazione e aiutare a focalizzarsi meglio, riducendo la dispersione mentale.

• I principali benefici del CBD per il disturbo dell'attenzione e l'iperattività

Il CBD ha effetti positivi innanzitutto sulla qualità del sonno, che è un problema comune tra le persone con ADHD. Il CBD può aiutare a migliorare il sonno, favorendo il momento del riposo e aumentando la qualità del sonno. Una migliore qualità del sonno può essere fondamentale per chi soffre di ADHD, portando enormi benefici anche nella vita quotidiana, migliorando la concentrazione e favorendo un umore positivo, ma anche più gestibile.

4 – Il CBD va bene anche per i bambini che soffrono di ADHD?

La risposta è sì, anche se è sempre consigliabile prima chiedere il parere di un medico, mai fare da soli. Se prendete farmaci ma avete intenzione di assumere un prodotto ricco di CBD, come cannabis legale od olio CBD, è meglio consultare un medico, a prescindere dall’età.

Famoso comunque è il caso di Charlotte Figi, bambina statunitense che ha sofferto di innumerevoli crisi epilettiche, e che, dopo una terapia a base di CBD, le sue crisi si ridussero quasi del tutto. Esistono diverse forme di somministrazione del CBD, tra cui infiorescenze, estratti come cristalli, capsule e olio di CBD. L'olio di CBD è il prodotto più popolare e utilizzato nel campo medico grazie ai suoi numerosi vantaggi.

Uno dei principali vantaggi dell'olio di CBD è che ha un sapore e un odore quasi impercettibili quando è di alta qualità. Questa caratteristica lo rende molto appetibile anche per i bambini che spesso rifiutano di assumere sostanze a causa del loro sapore o odore sgradevole. L'olio di CBD può essere somministrato direttamente sotto la lingua o diluito in bevande dolci o addirittura utilizzato per creare dolcetti come caramelle, cioccolatini o gomme da masticare. Ciò rende l'assunzione di CBD molto più piacevole  per i bambini.

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Ma il THC invece è un buon rimedio? Scopritelo!

In questo articolo abbiamo visto come il cannabidiolo della cannabis possa in effetti dare una mano a chi soffre di deficit d’attenzione e iperattività. Troviamo incredibile come la canapa riesca sempre a sorprenderci, non solo per la sua versatilità ma soprattutto per le sue proprietà terapeutiche.

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