La cannabis legale nel mondo: quali sono le normative vigenti?

Cannabis Legale, normative in Italia, Europa e nel Mondo - Guida completa - Bongae

Cannabis legale in Italia, Europa e nel Mondo, ma quali sono le normative vigenti?

 

In Italia l’uso ricreativo della cannabis è severamente vietato, si incorre a sanzioni penali. Per cannabis qui intendiamo la marijuana con effetti psicotropi, che causano l’effetto sballo. In questo scritto cercheremo di fornire una sintesi concisa delle disposizioni giuridiche italiane riguardanti l'uso della marijuana, con qualche accenno sulla situazione mondiale. Ci sono paesi dove la cannabis light, quella ricca di cannabidiolo, è illegale, mentre in altri è legale, ma non quella con un alto tasso di THC, il composto psicoattivo della cannabis.

 

Insomma, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul quadro normativo della nostra amata canapa. Per cominciare, occorre considerare le norme che disciplinano la cannabis e altre sostanze psicotrope.

 

 

1 – Normative vigenti della cannabis

In Italia, la cannabis è regolata dalla cosiddetta Legge Iervolino Vassalli (che, per gli appassionati di terminologia legale, è rintracciabile anche con la dicitura 309/90 tramite internet). Se coltiviamo, produciamo, raffiniamo, doniamo, vendiamo, acquistiamo o trasportiamo la cannabis, rischiamo di incorrere in sanzioni penali che possono persino portarci in carcere. L'uso personale, ovvero fumare una canna, non costituisce un reato punito con la detenzione, ma se si viene sorpresi, ci si espone a sanzioni amministrative quali multe o revoca della patente di guida.

 

Ma questo quadro normativo vale solo per la cannabis con un tasso di THC superiore a quello previsto dalla legge. O con un altro composto psicoattivo proveniente dalla pianta. La cannabis light infatti è legale nel suolo italiano. Per chi non lo sapesse, cosa si intende per cannabis light?

 

2 – La Cannabis Light è legale in Italia

Nel 2016, la produzione e la vendita della cannabis light sono state autorizzate in Italia. Tuttavia, per essere in linea con la legge, le infiorescenze della cannabis light devono contenere un massimo dello 0,6% di THC, la sostanza psicoattiva che causa gli effetti psicotropi. Grazie a questa bassa percentuale di THC, l'uso della cannabis light non produce alcun effetto di "sballo" e pertanto non viene considerata una droga. Perciò quando parliamo di cannabis light intendiamo la canapa con un basso contenuto di tetraidrocannabinolo ed un alto tasso di CBD, sostanza non psicoattiva che apporta innumerevoli benefici all’organismo. Infatti tanti studi hanno evidenziato le sue proprietà lenitive, antinfiammatorie, anti-epilettiche, miorilassanti e ansiolitiche.

 

La cannabis legale nel mondo - la situazione aggiornata in italia

 

In Italia, la coltivazione e la vendita di cannabis light sono legali, ma solo se la percentuale di THC è inferiore allo 0,6% e il prodotto finale viene venduto come prodotto a base di canapa. Inoltre, la cannabis light deve essere acquistata da fornitori autorizzati e il prodotto deve essere etichettato correttamente, indicando il contenuto di THC e CBD, nonché le modalità di coltivazione.

 

Su questo, Bongae è assolutamente trasparente. Quando si tratta di cercare rimedi per la propria salute, bisogna essere sicuri di scegliere una realtà sicura e solida, pronta ad accompagnarti ad ogni passo. Questo è quello che fa Bongae! Offriamo e selezioniamo la migliore Cannabis Light Made in Sud. Scegli un olio CBD certificato, ricavato dalle nostre piante mediterranee. In generale, tutti i nostri prodotti sono certificati in un laboratorio e tutti indicano le percentuali di CBD.

 

 

3 – Il futuro della Cannabis in Italia

La battaglia per legalizzare l'uso della cannabis in Italia è ancora in corso e si sta combattendo con grande forza. L’Associazione Meglio Legale ha attivamente promosso numerose iniziative, tra cui il Referendum Cannabis. Forse ricorderete quella iniziativa. In sole tre settimane, avevano raccolto ben 650.000 firme, ma purtroppo la proposta è stata bocciata dalla Corte Costituzionale. Ci sono state anche altre proposte di legge, come quella presentata dall'onorevole Riccardo Magi di +Europa, che proponeva di consentire la coltivazione domestica di quattro piante di cannabis. Anche questa proposta è stata abbandonata a causa della crisi politica.

 

La lotta per la legalizzazione richiede uno sforzo congiunto e dobbiamo continuare a combattere contro il proibizionismo. Non ci arrenderemo finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Ma il quadro internazionale, invece? Cosa dice? Quali norme ci sono in vigore in merito alla nostra amata cannabis?

 

4 – Il quadro internazionale

L'Uruguay ha rivoluzionato il mondo della cannabis legalizzandone non solo il consumo, ma anche la coltivazione e la vendita. Ciò significa che qualsiasi cittadino maggiorenne può coltivare fino a sei piante a casa propria e acquistare una quantità massima di 40 grammi al mese. Tuttavia, per farlo è necessario essere iscritti a un apposito registro nazionale, che consente alle autorità di monitorare e controllare il mercato della cannabis. Questa decisione audace ha reso l'Uruguay il primo paese al mondo a gestire la vendita di cannabis in forma di monopolio di Stato, avviando un dibattito globale sulla legalizzazione e la regolamentazione della cannabis.

 

Ironicamente, in Corea del Nord l’uso è libero, giacché non è considerata una droga. Già, un regime dittatoriale sceglie di rendere legale la cannabis. Questo è il colmo.

 

L'Australia ha intrapreso un percorso di regolamentazione della cannabis a fini terapeutici, a partire dal 2016. Tale regolamentazione ha dato avvio alla sperimentazione di diverse varietà di cannabis a basso contenuto di THC (il principio attivo che causa gli effetti psicoattivi) per il trattamento di varie patologie, tra cui dolori cronici, epilessia e disturbi del sonno. Successivamente, l'Australia ha iniziato a valutare la possibilità di regolamentare la cannabis anche per uso ricreativo, tuttavia l'iter legislativo è ancora in corso e la legalizzazione completa potrebbe richiedere ancora alcuni anni.

 

Il Canada, invece, ha reso legale la vendita e il consumo della cannabis a scopo ricreativo nel 2018. Questo significa che gli adulti possono acquistare e possedere cannabis in quantità limitate per uso personale, e possono anche coltivare fino a 4 piante per uso personale. La cannabis venduta nei negozi autorizzati in Canada deve rispettare alcune specifiche riguardanti la qualità e il contenuto di THC e CBD, e deve essere prodotta da produttori autorizzati dal governo.

 

A metà degli anni '90, un movimento per la legalizzazione della cannabis a scopo terapeutico prese il via in California e si diffuse gradualmente in tutto il paese. Solo nel 2012, gli Stati di Colorado e Washington organizzarono referendum per legalizzare il consumo di cannabis anche a scopi ricreativi, mentre nel 2014 Alaska, Oregon e Washington D.C. si unirono al movimento. Nel 2016, la California, il Massachussetts e il Maine seguirono l'esempio, mentre successivamente il Vermont si unì alla lista degli Stati che hanno legalizzato la cannabis.

 

Anche la Germania sembra avviarsi verso un’estesa legalizzazione della cannabis, ma gli sviluppi sono ancora in corso. Il suo successo potrebbe scatenare una rivoluzione in tutta Europa. Per saperne di più sulla situazione mondiale, consigliamo la lettura del seguente articolo.

 

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